Si ho rincominciato ad allevare, le prime cucciolate, quattro, aspettano che compili il modulo B e poi i cuccioli avranno nome e cognome. Perché quattro cucciolate ? SEMPLICEMENTE PER AVERE QUEL NUMERO MINIMO DI OCCASIONI CHE DOVREBBERO PERMETTERMI DI possedere IL MATERIALE NECESSARIO, PER Qualità, per operare con buone speranze di ben fare. Sono morti tutti, da Magis full, del quale ho provveduto a conservare il seme e che presto utilizzerò,ad Asor, passando per Frost morto poco tempo fa , senza avermi dato la possibilità di usarlo per ricominciare ad allevare partendo da un soggetto della sua importanza genetica con doti di mentalità e stilistiche rare. Ho usato suoi figli e nipoti, soggetti che spero diano quello che il loro patrimonio genetico mi fa sperare , un poco di pazienza e ..........
Ma queste poche parole di anteprima, servono solo ad introdurre la motivazione per la quale invece di ricominciare ad inseguire quel setter meraviglioso che tutti noi sognamo e stare silenzioso nel progetto, ho voluto creare un "BLOG" dove tutti gli appassionati di questa splendida razza possano interagire tra di loro e scambiare conoscenze ed opinioni che permettano serene "discussioni" e la possibilità di un accrescimento culturale sul setter inglese sia di chi si interessa dell'allevamento della razza e sia di chi ne è solamente un felice fruitore.
Ma queste poche parole di anteprima, servono solo ad introdurre la motivazione per la quale invece di ricominciare ad inseguire quel setter meraviglioso che tutti noi sognamo e stare silenzioso nel progetto, ho voluto creare un "BLOG" dove tutti gli appassionati di questa splendida razza possano interagire tra di loro e scambiare conoscenze ed opinioni che permettano serene "discussioni" e la possibilità di un accrescimento culturale sul setter inglese sia di chi si interessa dell'allevamento della razza e sia di chi ne è solamente un felice fruitore.
Ho potuto osservare molto in questo periodo di lontananza dall'allevamento, notando i soliti problemi, molti dovuti più alla pochezza degli attori umani che a vere carenze della razza, le solite chiacchiere sulla vericità di alcune genealogie, critiche su di una grande cerca che sembra sempre più premiare soggetti addestrati ad andare lontano più che ad affrontare il terreno con una vera natura trialer , nicchie di prove specialistiche, vedi prove a beccacce o di montagna , che invece di segnalare eccellenze di razza particolarmente vocate a specifica selvaggina, vedono spesso il trionfo di setter o pointer molto bravi venatoriamente parlando o con un ottima conoscenza del selvatico in argomento, ma troppo lontani stilisticamente dal soggetto degno della particolare segnalazione che dovrebbe essere la vincita di un campionato sociale dedicato alla caccia specialistica, vedi beccaccia o selvaggina di alta montagna....
Dico questo perché do molta importanza alla funzione segnalatoria del soggetto da usare in riproduzione che questi tipi di prove contengono al loro interno, e vorrei che questo argomento sia " sposato " il più possibile dagli addetti ai lavori, tanto da farne di queste prove un forte punto di riferimento per la salute della razza, unitamente alla caccia a starne che oggi ha raggiunto livelli di qualità non inddifferenti.
Dico questo perché do molta importanza alla funzione segnalatoria del soggetto da usare in riproduzione che questi tipi di prove contengono al loro interno, e vorrei che questo argomento sia " sposato " il più possibile dagli addetti ai lavori, tanto da farne di queste prove un forte punto di riferimento per la salute della razza, unitamente alla caccia a starne che oggi ha raggiunto livelli di qualità non inddifferenti.
il setter day 2014, che ho personalmente visto, alla presentazione dei vari campionati su selvaggina specialistica, alla prova funzionale. hanno messo in evidenza soggetti con problemi stilistici nel movimento ed con azioni, in qualche caso, non consone ad un soggetto che dovrebbe indicare una via in tema di riproduzione mirata, sempre che sia possibile tecnicamente fare un bravo beccacciaio solo perché il padre o la madre fermano e cacciano bene della beccacce o altro come beccaccini o cotorne........
La società specializzata ha fatto bene ad istituirle ma, a mio parere, far galoppare, come è successo, la vincitrice del " trofeo" a beccacce su di un prato, così lontano dall'habitat a cui la setter era è abituata, ha purtroppo messo in evidenza, ascrivibili al soggetto almeno in quell'occasione, manchevolezze stilistiche e di mentalità tali da far venire più di un dubbio......
Intendiamoci la setter probabilmente è solo vittima di una giornata no e di un tipo di terreno poco frequentato, io stesso ho fatto le mie giornate no con setter pur valentissimi, e il conduttore/addestratore mi dicono non avrebbe potuto fare di meglio per mettere il soggetto in condizione di cacciare beccacce e eventualmente cotorne, con continui incontri con quella selvaggina pregiata, ma certo sarebbe stato meglio vedere altro. Come proprietario personalmente avrei evitato ,sapendo che il mio setter dava il meglio di se in un bosco.
Ripetendomi, dico questo non per spirito critico, ma anche e soprattutto per stimolare opinioni ed idee su un argomento, i campionati specialistici, che pur utilissimi e giustamente istituiti dalla SIS, meriterebbero qualche ulteriore meditazione sull'altissimo valore di segnalazione che dovrebbero avere.
Forse qualche ecc e mb in più e una certa "severità" nell'assegnazione del certificato di attitudine al campionato renderebbe più unico e realmente degno di una segnalazione alla riproduzione il soggetto che dovesse conseguirne i titoli di specialista in una determinata caccia.
Non rimprovero nessun esperto giudice, solo invito a non farsi inebriare da una splendida azione di caccia da soggetti che non abbiano in buona misura il bagaglio"tecnico/stilistico" e con la parola tecnico mi concedo una licenza poetica, necessario ad una segnalazione che vada oltre l'eccellente.
Forse ho aperto argomento delicato, il rischio di una cattiva segnalazione non dovremmo mai correrlo e non metto in dubbio la buona fede di alcuno, ma qualche errore è stato commesso in passato e forse una fortissima nota sull'importanza di una investitura così tecnicamente affascinante ed importante come un cac in caccia specialistica diminuirà le occasioni d'errore.
La SIS ha avuto una grande , importante intuizione nel creare questi campionati "sociali", rendiamoli il più prestigiosi possibili magari mettendo nel regolamento che non si può accedere alla vittoria finale senza aver conseguito almeno un cac e il medesimo che sia aggiudicato con un attenzione particolare, la stessa che si pone ad una speciale di razza........solo un suggerimento, la vittoria di un campionato su selvaggina specialistica non deve essere, a mio parere, una sommatoria di punteggi conseguiti, che ci segnalerebbero sicuramente la positività del soggetto ma in mancanza di qualifiche prestigiose non potremmo essere ugualmente certi del bagaglio stilistico..
Ammiro chi si dedica a questo tipo di prove, essi sono cacciatori veri, abituati a ore di cammino su terreni che richiedono un grande contributo fisico, una grande conoscenza del selvatico delle sue difese, ed è proprio grazie a questi cinofili che viene applicato un ulteriore controllo sullo stato della razza.
In tempi dove la grande cerca in qualche modo si è piegata un poco troppo a soggetti addestrati ad andare "lontano", abituati ad essere "fischiati" non per il rientro ma per prendere ulteriore terreno , forse se applichiamo un rigido protocollo di giudizio sulle qualità stilistiche, unito a quello sulla venaticità e mentalità, le prove specialistiche possono affiancare le altre note nella funzione dell'indicazione alla riproduzione del soggetto ideale.
Argomento delicato, lo riconosco, da sempre è la grande cerca che ha indicato la via, anche in virtù del principio che dal più viene il meno, tradotto che dal trialer viene l'ottimo elemento da caccia, ma se poniamo le prove specialistiche a supporto della funzione di ricerca del riproduttore, unitamente alle altre note, ritengo che verrebbe percorso ulteriore terreno a favore della razza...........
In tempi dove la grande cerca in qualche modo si è piegata un poco troppo a soggetti addestrati ad andare "lontano", abituati ad essere "fischiati" non per il rientro ma per prendere ulteriore terreno , forse se applichiamo un rigido protocollo di giudizio sulle qualità stilistiche, unito a quello sulla venaticità e mentalità, le prove specialistiche possono affiancare le altre note nella funzione dell'indicazione alla riproduzione del soggetto ideale.
Argomento delicato, lo riconosco, da sempre è la grande cerca che ha indicato la via, anche in virtù del principio che dal più viene il meno, tradotto che dal trialer viene l'ottimo elemento da caccia, ma se poniamo le prove specialistiche a supporto della funzione di ricerca del riproduttore, unitamente alle altre note, ritengo che verrebbe percorso ulteriore terreno a favore della razza...........
Fabrizio Santini