lunedì 2 marzo 2015

SETTER NO CURRICULUM


Leggendo l’ultimo numero della Gazzetta sono venuto a conoscenza del proprietario e conduttore della setter che a Campo Felice è stata premiata per aver vinto il campionato sociale a beccacce.

Ho detto setter perché, sempre leggendo la gazzetta, ho saputo solo ora il suo nome, Frida.

Il sig. Battanello, che ringrazio per il cortese tono delle sue osservazioni e anche per l’occasione che mi dà di tornare sull’argomento, spiega il suo punto di vista concludendo in pratica che parliamo due lingue diverse.

Sempre il sig. Battanello , facendo un sunto veloce di quanto ha scritto afferma di non essere allevatore e di non volerlo essere, di sapere che la sua Frida non ha la “grazia” di altri soggetti dediti ad altre note che non siano la pura caccia alla beccaccia, che non conosce le mie esperienze nel “mondo” del setter , che anche altri setter blasonati se fossero visti sui terreni della caccia vera non avrebbero movimenti consoni al loro rango, che  io stesso ho detto che l’allevamento ha dato troppo importanza al movimento del setter trascurando  doti come la venaticità , e aggiunto ad altro che non ho riportato si augura di incontrarmi presto e, nell’attesa, mi chiede quale caccia io pratichi e con quali soggetti.

Rispondo per iniziare alla sua ultima domanda.

Attualmente e da tempo a questa parte non vado a caccia con il fucile.

La passione cinofila mi ha, con il tempo, stemprato l’aspetto predatorio sostituendolo con il piacere di portare i miei setter ad un numero d’incontri il più alto possibile.

Ogni volta che abbattevo un capo di selvaggina, beccaccia o altro che fosse, mi rendevo conto che nel contempo toglievo ai miei setter la possibilità di fermarlo ulteriormente.

Smesso per del tempo di allevare ho ugualmente sospeso l’attività venatoria, oggi appesantito purtroppo da innumerevoli chili di troppo, sto riprendendo a fatica a seguire i miei setter.

Leggendola e vedendo le sue foto, credo che a meno di improbabili sue particolari “sfortune” su questo campo, oggi, in un ipotetico confronto, lei abbia migliori gambe.

Ma è proprio questo il punto, io non ho parlato di lei ma di quello che avevo visto, e non solo io, a campo felice da una setter premiata. La mia affermazione è testimoniata dal fatto che neanche conoscevo il nome né del cane e né del proprietario.

Onestamente ho anche detto che Frida probabilmente non era abituata ai prati, ma anche questo non è importante.

Io ho parlato di prove specialistiche che, visti la maggior parte dei setter premiati, stanno mancando ad una funzione che ritengo importantissima, quella della segnalazione del miglior riproduttore ideale, di quel soggetto che in se racchiuda sia la concretezza della caccia duramente sofferta e sia le doti stilistiche e di soggetto ideale alla riproduzione. Non mi fraintenda sig, Battanello, il mio non è assolutamente un attacco né a lei nè tantomeno alla sua Frida.

La sua setter è certamente soggetto di grande capacità venatorie ma, sempre per quello che nell’occasione della premiazione di Campo Felice ha fatto vedere, troppo lontana da un eccellenza di razza sotto l’aspetto della segnalazione del soggetto ideale.

Alle altre sue domande preferisco non rispondere non credendo sia necessario “mostrare” il proprio curriculum per esternare idee ed opinioni su qualcosa comunque posto al giudizio del pubblico come è stata la kermess di Campo Felice.

Solo una cosa tengo a sottolineare nuovamente ed è proprio la grandissima importanza che do, in riproduzione, ai setter che vengono da una caccia dura e difficile e che posseggano anche nel loro patrimonio qualità stilistiche tali da indicarli come eccellenze assolute per la razza.

Mi complimento per la sua vittoria al campionato europeo a beccacce e alla importante qualifica riportata dalla sua pointer.

Augurandole ad majora sono anche io felice d’incontrarla al più presto

Cordialità

Fabrizio Santini